Incontro al vertice domani tra Sindacati e Governo: due gli appuntamenti previsti.

Doppio incontro domani 27 luglio tra Organizzazioni Sindacali e Ministero: Il primo è previsto alle 10.30 con i tecnici del Ministero ed esponenti della struttura Commissariale per l’Emergenza, per discutere del Protocollo sulla sicurezza, in vista della ripartenza a settembre. Il secondo è invece in programma nel primo pomeriggio, alle 15, con il Ministro per l’Istruzione Bianchi, per discutere su i temi caldi che riguardano l’avvio a settembre de prossimo anno scolastico.

Il ministro Bianchi afferma che :

“ tutto il governo sta lavorando per riaprire a settembre in sicurezza e in presenza”.

Ma per il Segretario Generale Uil Scuola Pino Turi:

“ Bisogna verificare i dati sui contagi specifici di ogni suola di ogni provincia. Non dimentichiamo che ad oggi nulla è stato fatto in termini strutturali di tracciamento e sanificazione dell’aria degli ambienti scolastici. Per non parlare del problema trasporti ”.

Tanti insomma i nodi da sciogliere prima di settembre, soprattutto quelli che riguardano la vaccinazione dei docenti, del personale ATA e degli studenti.

Ancora troppi i disertori del vaccino: all’incirca 222mila lavoratori ovvero il 15 per cento del totale . Mentre il 79 per cento del personale scolastico ha ricevuto  la monodose o entrambe le dosi. Invece, la percentuale di docenti e Ata che hanno ricevuto solo la prima dose è pari all’82 per cento. 

Per quanto riguarda gli studenti, l’obiettivo indicato da Figliuolo è di avere entro la prima decade di settembre il 60% dei ragazzi vaccinati. 

“Per il benessere del bambino – spiega Figliuolo – è importante la scuola in presenza. Per far ciò bisogna portare a vaccinare gli insegnanti, il personale docente e non, ma anche i genitori devono portare i propri figli dai 12 anni in su a vaccinarsi. È importante perché così blocchiamo la pandemia”.

Ma per il Segretario Uil Scuola Pino Turi, per quanto riguarda il personale scolastico la legislazione è ancora confusa.

“L’unica strategia – sottolinea Turi – è la vaccinazione di massa. Lasciare la lotta alla pandemia ad una sola misura rappresenta un limite che poteva e doveva avere, invece più punti di attacco”.