Scuola, le nuove Faq del Ministero: dal Green Pass alle gite

Il ritorno in classe si è ormai completato in tutta Italia da alcune settimane. E, secondo le ultime rilevazioni, la riapertura delle scuole non ha inciso, come l’anno scorso, sull’impennata dei contagi. Anzi, la situazione pare essere sotto controllo, grazie anche alla vaccinazione del personale scolastico e degli studenti adolescenti. Tuttavia è ancora necessario mettere a punto la gestione delle quarantene per ragazzi e prof, su cui nei prossimi giorni arriverà un pronunciamento definitivo da parte dell’autorità nazionale.

Il Ministero dell’Istruzione, nel frattempo, sul sito dedicato al rientro in classe –  “IoTornoaScuola” , nella sessione domande e risposte,  ha aggiornato le Faq ufficiali con alcune indicazioni utili per docenti, studenti e genitori.

Alla domanda più frequente “Green Pass si  o no?”  L’Amministrazione, citando le ultime disposizioni indicate dal Garante della privacy lo scorso 23 settembre, ha fatto sapere che i professori non possono chiedere informazioni sullo stato vaccinale degli studenti, direttamente o indirettamente.

Per questo motivo , per le uscite didattiche nelle quali è previsto l’obbligo del Green Pass gli Istituti scolastici valuteranno di fornire informazioni utili agli alunni e alle famiglie sulle modalità di accesso, prima che sia resa disponibile l’autorizzazione a parteciparvi.

Per quanto riguarda i Tirocini ( l’ex alternanza scuola lavoro),  il Ministero specifica che gli studenti che effettuano a qualsiasi titolo un’attività lavorativa sono equiparati ai fini dello svolgimento della stessa agli altri lavoratori, così come previsto dal comma 2 dell’articolo 9 septies del decreto legge 22 aprile 2021 n.52. Quindi  sì, quando andranno ospiti presso aziende private o uffici pubblici dovranno avere con sé la certificazione verde.

Per le gite invece, il Ministero specifica che  il controllo non lo fa la scuola ma sarà effettuato all’accesso dei servizi nelle strutture in cui ci si reca.

Dunque, gli Istituti non verificheranno il possesso delle richieste certificazioni verdi, il cui accertamento verrà effettuato solo al momento di entrare nelle strutture esterne, con la responsabilità del controllo a carico dei titolari o gestori di tali attività. Sarà necessario, però, che le scuole definiscano preventivamente le misure organizzative da adottare nel caso in cui gli alunni siano sprovvisti di certificazione verde valida al momento dell’ingresso ai suddetti eventi.

Infine per i professori sprovvisti di Green Pass, non c’è diritto allo smart working. Il diritto al lavoro agile è previsto, ad ora, fino al 31 ottobre 2021 per i lavoratori fragili ai sensi dell’art. 26 co. 2 bis del decreto-legge n. 18/2020. Il restante personale che non ha la certificazione verde non ha diritto di svolgere la propria prestazione in modalità agile per ovviare alla mancanza della certificazione.